Sono stata diverse volte in Spagna e ogni volta ci torno volentieri, mi piacciono le sue città vive e dinamiche. Questa volta sono rimasta sorpresa da Valencia, città all'avanguardia e tutta da scoprire.
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esposizione di Manolo Valdes |
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Emisfero e Palazzo delle Arti |
Elegante come Madrid e vivace come Barcellona, un po' dimenticata prima della Coppa America del 2009, da allora ogni anno attrae un numero crescente di visitatori.
Scriveva Al-Idrisi, Descrizione della Spagna (1154):" Valencia, una delle più significative città della Spagna, è edificata in una pianura ed è molto abitata. Molti mercanti e agricoltori vivono lì. Intorno ci sono bazar essendo il punto di partenza e arrivo di molte navi".
Porto naturale posizionato al centro della costa meridionale spagnola, ha eccellenti comunicazioni col resto della Spagna e dell'Europa.
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il porto turistico |
Il suo porto ha costituito l'incentivo maggiore per lo sviluppo della sua economia. La fertilissima huerta che la circonda, col favore di un clima soleggiato tutto l'anno, fornisce prodotti agricoli di tipo mediterraneo. Oltre all'agricoltura, il turismo e i commerci sostengono l'economia del territorio.
La proiezione avveniristica di Santiago Calatrava ha dato un nuovo aspetto urbanistico alla città con i suoi progetti rivoluzionari che l'hanno resa unica e attraente per il turista.
Stili architettonici diversi si affiancano senza stonature per cui si può notare il romanico, il gotico, il neoclassico e il barocco, a volte nello stesso edificio.
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Plaza de Toros, neoclassica |
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torre barocca S. Catalina |
Ma lo stile che prevale è quello modernista. Il Modernismo di Valencia è quello che per noi è il Liberty o Art Nouveau, chiamato diversamente a seconda del Paese in cui si è sviluppato. Tra gli edifici modernisti ci sono la stazione ferroviaria (dichiarato monumento storico artistico nazionale nel 1961) e il Mercato Centrale. Accanto a quest'ultimo c'è la Lonja della Seta (in stile gotico) e patrimonio Unesco, simbolo della ricchezza economica che la città ha attraversato nel passato.
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la Lonja della Seta |
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Mercato Centrale, modernista |
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la Lonja, interno |
La 'ciudad vella' è visitabile a piedi e rappresenta la zona anticamente delimitata dalle mura e dalle porte, come Torres de Quart e Torres de los Serranos (i due ingressi alla città). Il quartiere più antico è il Barrio del Carmen (consigliabile la visita a piedi).
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Torri di Serrano |
La Città delle Arti e delle Scienze (in parte costruita sul letto del fiume Turia), invece, è l'emblema della Valencia post modernista, capolavoro di Santiago Calatrava, che accoglie: il Palacio de las Artes, l'Emisferic, l'Umbracle e l'Oceanografic. Il polmone verde della città sono i giardini del Turia, ospitati anch'essi nel letto del fiume, che raggruppano le maggiori strutture ludico-sportive e culturali della città (come il palazzo della Musica) e sono attraversati da ponti storici e moderni: nove chilometri di verde che costituiscono il parco più grande d'Europa! La deviazione del Turia ha certamente sollevato la città dalla preoccupazione delle inondazioni del passato.
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fontana del fiume Turia |
Le serate estive sono le migliori per sostare davanti alla fontana dell'Ayuntamiento, seduti sulle panchine della grande piazza ad ammirare i getti d'acqua colorata che cambiano forma e colore. La fontana è una vera attrazione per i visitatori e compare sempre nei selfie foto realizzati a Valencia!
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fontana dell'Ayuntamiento |
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vendita di orxata |
Nei ristoranti vi consiglio di gustare la famosa paella 'valenciana' (a base di verdure, fagioli, carne di coniglio e di pollo) e bere un bicchierino di 'mistela' (tipico di Valencia). Di giorno, nelle calde giornate estive, è indicato un bicchiere di orxata fresca! Assaggiate anche i famosi bocadillos imbottiti di jamon (l'iberico è quello che preferisco), facile da comprare e gustosissimo, molto pratico da mangiare per chi va in giro tutto il giorno.
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paella valenciana |
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bocadillos con jamon |
Per visitare Valencia ho impiegato cinque giorni, riuscendo anche ad allontanarmi in treno per andare a Sagunto non vi dico però la delusione perché, essendo di lunedì, ho trovato il teatro romano e l'acropoli chiusi.
Periferici rispetto al centro di Valencia sono il porto e Nazaret. Il quartiere storico di Nazaret si trova vicino il mare, stretto tra il porto, la foce del Turia e la città, un po' isolato ha un suo fascino popolare di antico 'barrio' di pescatori.
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il Miguelete |
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la Cattedrale |
I giorni di visita: sono arrivata in treno da Barcellona (è più conveniente) il pomeriggio del 7 settembre, giusto in tempo per orientarmi e guardarmi intorno.
8 settembre: Città delle Arti e delle Scienze: Umbracle, Hemisferic, Museo delle Scienze (unico nel suo genere)
9 settembre: Lonja, Mercato Centrale; pomeriggio: Cattedrale (con tre ingressi in stili diversi), piazza della Virgen de los Desamparados, monumento al Turia, Torri del Serrano
10 settembre: Oceanografico e Acquario (tra i più grandi del mondo), Delfinario (spettacolo)
11 settembre: Sagunto (quartiere ebraico); pomeriggio: ritorno in città; shopping in Carrer de Colon
12 settembre: mattinata a Nazaret e al porto di Valencia; pomeriggio dedicato a fare una passeggiata gironzolando per le vie del centro.
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Sagunto |
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Cristo di Nazaret
(il volto della Passione) |
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