Personaggi preferiti

Ai personaggi famosi ho sempre dedicato ampio spazio quando insegnavo, e anche da studente le pagine di storia che ho sempre trovato più interessanti sono state quelle dedicate ai grandi: ad alcuni voglio dedicarmi anche in questo blog.

Colombo in chiaroscuro
   Il mio è sicuramente un piccolo ritratto dell'uomo e del navigatore che spero corrisponda a verità. Mi sono sempre chiesta come mai la Spagna abbia tanto omaggiato Colombo dedicandogli monumenti, vie, piazze più della stessa Italia. Eppure era genovese. Forse perché la scoperta dell'America è stata fondamentale per le sorti del nuovo regno unificato da Ferdinando d'Aragona e Isabella di Castiglia? Dovrò di sicuro visitare il Castello di Colomares riconosciuto come il più grande al mondo a lui dedicato per scoprire ancora più cose della vita e dei viaggi di Colombo. Naturalmente il monumento si trova in Spagna.
   Mi sono sempre molto interessata a Colombo, ad esempio so (è universalmente riconosciuto) che è stato definito uno dei più grandi marinai di tutti i tempi. E' stato lui infatti a scoprire la rotta di andata e quella di ritorno fra l'Europa e l'America. Ancora oggi chi vuole traversare a vela l'Atlantico sceglie la rotta dei viaggi di Colombo. La scoperta della rotta, come è noto, è legata ai venti alisei che erano già conosciuti dai portoghesi lungo e nei pressi delle coste, ma che Colombo seppe utilizzare di là dalle coste e dalle isole Canarie, in mare aperto.
ritratto di Colombo
   Fu lui il primo ad affrontare senza paura il mare dei Sargassi, a cogliere le prime intuizioni della corrente del Golfo, ad iniziare nell'era moderna la navigazione in mare aperto allontanandosi per un lungo periodo di tempo dalla vista delle terre. Ma soprattutto fu lui che diede al mondo antico la grande notizia che di là dall'Oceano, oltre le Colonne d’Ercole, non c'era il baratro ma c'era ancora terra.
Granada: Monumento a
Colombo e la
 regina Isabella
a Plaza Isabel la Catolica
   Colombo non ebbe solo il senso del mare: accanto ad una fede incrollabile e ad uno smisurato desiderio di gloria, spicca il suo carattere volitivo e tenace, testardo e coraggioso fino ai limiti di una incredibile temerarietà. Solo così si può spiegare il concepimento del grande disegno che fu quello di "buscar el Levante por el Poniente" cioè raggiungere il levante attraverso il ponente. Così si spiegano la rinuncia alla famiglia, la vita senza guadagni (prima della grande scoperta), la fermezza e il saper mantenere la lucidità dinanzi alle furie degli elementi naturali e alla ribellione dei suoi uomini durante le quattro imprese atlantiche.
Monumento a Colombo
a Plaza de Colón, Madrid
   Colombo trattò quasi da pari a pari con il re del Portogallo, con i sovrani di Spagna, non era presuntuoso però. Era, invece, perfettamente cosciente del proprio valore e della forza delle proprie idee.
   La sua debolezza, si dice,  fu quella di non essere un uomo politico avveduto (secondo la critica storica). Nella lunga vicenda della scoperta dell'Amer ica che lo vide protagonista, infatti, egli compì diversi errori soprattutto nella scelta oculata degli uomini al suo fianco (troppo intento alla riuscita del suo progetto (è una mia riflessione personale).

Monumento a Colom, Barcellona 
   Sui luoghi che descrisse fu piuttosto impreciso e gli studiosi si sono chiesti dove toccò effettivamente terra Colombo. Il navigatore era stato molto vago a identificare questo luogo in modo preciso ed esauriente. Non ci aiuta né il diario di bordo di Colombo stesso né le "Historie" scritte dal figlio Fernando. Secondo lo studioso americano Morison lo sbarco avvenne nell' isola Watling la quale venne battezzata San Salvador secondo il nome datogli da Colombo e che gli indigeni chiamavano "Guanahanì" (nell' arcipelago delle Bahama) ma ci sono altre dieci isole indicate da vari autori come primo sbarco di Colombo.  
   L’errore più grave, in cui persistette fino alla morte, fu quello di non essersi reso conto che le isole che andava scoprendo non coincidessero con le terre asiatiche: l’errore però è più che giustificato se pensiamo alle assai inesatte conoscenze che i più celebri contemporanei avevano delle reali dimensioni del globo terrestre.
   Colombo non dovette certo essere insensibile alle ricchezze: la sua navigazione, come del resto le grandi navigazioni del tempo, miravano alle ricchezze: spezie, schiavi, stoffe preziose, legni pregiati, oro soprattutto. Dalla riuscita dell’esplorazione geografica sarebbe arrivato oro per i reali di Spagna e per sé stesso.
modello della Santa Maria
Torre del Oro, Siviglia
   Come ci sono diversi punti fermi e chiari (sono certi alcuni luoghi come la Ràbida, il convento francescano primo rifugio spagnolo, o Palos de la Frontera, vicino Huelva, da dove partirono le caravelle) esistono anche delle ombre nella vita di Colombo sulle quali nemmeno gli archivi (quelli di Siviglia) sono riusciti a far luce. Gli studiosi, infatti, hanno riscontrato molti lati oscuri e misteri sulla sua vita e su quella che fu la sua impresa più grande. Su questo io non saprei cosa dire.
   Si sa che sulla scoperta l’unica fonte attendibile è il "Diario di bordo" del primo viaggio che però non ci è giunto integrale cioè di mano colombiana ma scritto da un copista, ripreso poi da frate Bartolomé de Las Casas, e ciò ha lasciato un po’ perplessi perché le notizie e i dati qui riportati non possono essere confrontati con altre fonti.
modello della Pinta
Torre del Oro, Siviglia
modello della  Niña
Torre del Oro, Siviglia
   I critici, poi, riguardo alle notizie biografiche, pensano che lo stesso grande navigatore, nei pochi documenti che ha lasciato, abbia glissato su temi importanti della propria vita. L' unica cosa sicura è che è stato al servizio della Spagna e che lì ha vissuto dal 1485 fino alla morte nel 1506.   
   Secondo alcuni che sulle proprie origini lo stesso Colombo abbia taciuto questo è comprensibile, dato il clima sociale spagnolo del tempo: il padre Domenico e la madre Susanna Fontanarossa erano cardatori di lana, cioè modesti artigiani, inoltre pare che la madre fosse ebrea. Il giudaismo di Colombo, comunque, non è provato e resta un mistero.
edizione moderna
del Giornale di bordo 
   Per quanto riguarda il luogo di nascita, oggi nessuno mette in dubbio l'origine genovese del grande navigatore; i documenti però non ci aiutano e lo stesso Colombo soltanto due volte si proclama genovese, ma in nessun scritto usa il dialetto genovese o l' italiano ma sempre un imperfetto castigliano. Un altro mistero è il suo matrimonio con Felipa Moniz Perestrello appartenente alla piccola nobiltà portoghese perché i documenti non ne parlano.
   E’ accertato che ebbe due figli: Diego fu il figlio che Colombo ebbe dalla prima moglie, mentre l'altro figlio Fernando lo ebbe da una spagnola che non sposò mai, una certa Beatriz Enrìquez de Araña.
   Ultimo atto: Colombo muore a Valladolid nel 1506 dimenticato, deluso, forse non povero, ma certo meno ricco di quando era stato all' apice della carriera e lì viene sepolto in una chiesa. Nel 1509 le sue ceneri vengono trasportate a Siviglia (monastero la Cartuja) e poi poste dentro la Cattedrale di Siviglia. Attualmente un monumento funebre a lui dedicato si trova proprio dentro la Cattedrale di Siviglia dove è sepolto anche il figlio Fernando.
sepolcro di Fernando
monumento funebre di Colombo
Cattedrale di Siviglia
   Era stato un grande navigatore da vivo e fu un grande viaggiatore anche da morto: le sue spoglie arrivarono a Hispaniola nella Cattedrale di Santo Domingo e poi furono spostate a l’Avana e da lì di nuovo a Siviglia. Dalle prove del DNA i resti di Siviglia, confrontate con quelle del figlio Fernando, sono quelle di Colombo.  


N. B.
ricerca personale elaborata da fonti scritte (riviste specializzate) e da viaggi in città spagnole

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