venerdì 21 settembre 2018

Granada: blanco y rojo

Granada: Fuente de Las Granadas  
   Se andate a Granada ve ne innamorerete. A me è successo. La città ha un fascino particolare che lascia il segno: non puoi dire che sei stato in Andalusia se non hai visto Granada! Dagli angoli più suggestivi dei suoi quartieri storici ai palazzi e alle torri dell'Alhambra, due sono i colori di Granada che rimangono impressi: blanco y rojo. Il bianco è il colore dominante dell'Albayzin e del Realejo: questi ultimi, nonostante si trovino nel cuore della città, percorrendoli si ha la sensazione di trovarsi in paesini dove la vita scorre tranquilla e silenziosa. L'Albayzin e il Realejo sono i quartieri che meglio la rappresentano, come custodi di un'antica civiltà di cui la città è portavoce.

vista di Granada dal Realejo
Albayzin: tipica stradina 
notturno: l'Albayzin dall'Alhambra
   Per scoprire l'Albayzin basta attraversarlo a piedi e raggiungere il Mirador de San Nicolas che è il luogo migliore per godere della vista dell'Alhambra. L'Alhambra appunto, il castello rosso, in arabo 'Qal'at al amra', al tramonto riflette i raggi del sole e le sue torri assumono una tonalità rosacea. Se poi ha appena smesso di piovere e sulla Serra Nevada spunta l'arcobaleno lo spettacolo non ha eguali al mondo!

Mirador de San Nicolas sotto la pioggia
l'Alhambra dal Mirador de San Nicolas
uno spettacolo inconsueto
l'Albayzin visto dal Generalife



Carrera del Darro
   A Realejo la passeggiata lungo la 'carrera' del Darro (affluente del Genil, il fiume di Granada) è un'ottima scelta per seguire il corso del torrente e ammirare le facciate degli edifici che si affacciano sulla strada tra la folta vegetazione cresciuta ai piedi dell'Alhambra.
convento de Santa Catalina de Zafra
   
Plaza de Isabel la Catolica:
monumento alla regina
Isabella e Colombo.
   La storia di Granada è connessa ai re cattolici Isabella di Castiglia e Ferdinando d'Aragona ai quali sono dedicati monumenti, piazze, strade e fontane, a loro si deve l'inizio dell'unione territoriale della Spagna e la scoperta dell'America, secondo la Chiesa anche la diffusione del Cattolicesimo nel Nuovo Mondo, mentre per noi europei il 1492 rappresenta il passaggio dal mondo medievale al mondo moderno. La resa di Granada da parte del sultano Boabdil al re Ferdinando con la famosa consegna delle chiavi avvenne il 2 Gennaio del 1492. Finì quell'anno il regno Nazarì a Granada.
   Oggi il meraviglioso complesso monumentale dell'Alhambra è ciò che rimane dell'ultimo periodo della dominazione musulmana nella penisola iberica.
   Difficilmente si visita un luogo così unico al mondo da suscitare emozioni per la sua bellezza monumentale e paesaggistica. All'Alhambra accade. Sorprende il visitatore la sua architettura, la sua arte, i suoi giardini. Tutto è così magnifico e splendidamente lavorato che non credo che in Europa esista qualcosa di simile!

soffitto Sala delle Due Sorelle
soffitto Sala degli Abencerragi
fontana dei Leoni
Cortile dei Leoni
   Da tempo desideravo fare questo viaggio per conoscere questo luogo ma non immaginavo di trovarlo cosi romantico ed esotico. Un vero paradiso di bellezza, ma di quella bellezza che fa gioire l'anima e appaga la mente. La visita è emozionante!
   Dopo il triste periodo di abbandono dei secoli XVIII e XIX e la scoperta da parte dei viaggiatori romantici, con un meritato restauro e curata risistemazione della vegetazione (orti e boschi) L'Alhambra è ritornata splendida come ai tempi della dinastia dei Nasridi. Dal 1984 è diventata Patrimonio dell'Umanità dell'Unesco. 

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