Dal 03 al 10 di agosto sono stata a Brema a trovare degli amici e,
durante il mio soggiorno, ho visitato la
‘Nuova Botanika’, il centro botanico che si trova dentro Rhododendron
Park che già conoscevo per averlo visitato una decina di anni fa.
Dopo il giardino giapponese la vera attrazione è la grande serra
centrale che ospita collezioni di piante disposte in modo spettacolare in uno
scenario che ripropone l’ambiente tropicale e subtropicale.
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interno serra centrale |
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pesci koi nel giardino giapponese |
Tra piante e
arbusti si snodano sentieri che conducono verso i mondi vegetali di alcuni Paesi
asiatici e, al centro, una grande cascata artificiale completa lo spettacolo naturale. L'ambiente è stato ricreato per trasportare il visitatore in un continente lontano e diverso. Tra le presenze appartenenti al mondo orientale si incontrano una
statua di Budda e un padiglione del thè cinese; subito dopo, fuori e in uno
spazio aperto, una grande gabbia ospita due pappagalli: Fox ed Helga.
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Fox ed Helga |
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la grande cascata |
Una grossa sorpresa è stata la serra delle farfalle (a seguire) che
volano e si confondono tra le orchidee e le altre piante. Non avevo mai visto
tante orchidee riunite insieme nello stesso posto! Conoscevo qualche specie
europea ma non avevo la minima idea di come fossero meravigliose quelle orientali!
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ninfee ai piedi della cascata |
Le Orchidee
La famiglia delle Orchidacee è una delle famiglie vegetali più ricche di
specie ed adattate alle più diverse condizioni ambientali; molte sono epifite,
vivono cioè sulle chiome degli alberi o sulle biforcazioni dei rami, mentre
altre sono terricole. In Italia sono presenti un centinaio di specie diverse,
tutte terricole e con fiori di piccole dimensioni di svariate forme e colori.
E’ curioso il loro modo di fecondarsi
che prima non conoscevo, ma mi sono documentata ed ho scoperto delle
cose interessanti.
Le modalità di fecondazione di questi fiori sono tra le più
specializzate del regno vegetale perché il polline (riunito in una massa
vischiosa) è difficilmente trasportabile dal vento, inoltre gli organi
riproduttori, data la loro posizione, sono di difficile accesso a molti insetti
impollinatori. Sui meccanismi che regolano l’impollinazione delle orchidee è
stata fondamentale l’opera di Darwin e alcune sue intuizioni si sono anche
rivelate veritiere a distanza di qualche centinaio di anni.
Tra le specie europee, nelle piante del genere Ophris, la fecondazione
avviene grazie a specie di insetti esclusivi per ogni specie di pianta. Sono i
maschi di alcuni insetti (Apidi e Sfelidi) che realizzano l’impollinazione,
durante l’accoppiamento, con il labello della pianta, labello che per la sua
forma e disegni, simula la femmina dell’insetto (ophris apifera ad es. produce
una sostanza simile a quella emessa dalla femmina dell’insetto in questione che
attira il maschio). Avvenuta la fecondazione i semi, a migliaia, vengono
trasportati dal vento ma possono germogliare solo se trovano nel terreno un
determinato micelio fungino.
Detto ciò, che mi sembrava fondamentale, queste piante crescono grazie a
tuberi sotterranei in cui si accumulano le sostanze che le nutriscono.
Curiosità: è noto che la famiglia delle Orchidacee deve il suo nome dalla forma
testicolare che i tuberi assumono (dal greco ‘orchis’ cioè testicolo).
Le farfalle
Ein wunderschöner Reisebericht.
RispondiEliminagrazie del tuo bel commento
EliminaEin wunderschöner Reisebericht.
RispondiEliminacara Renata, grazie
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