sabato 24 settembre 2016

09/2016: ritorno in Portogallo

   Chi è convinto che il Portogallo è un  ancora un Paese povero e arretrato come lo pensavamo decenni fa, si sbaglia. Anche questa volta si è rivelato vivo e proiettato verso il futuro, con le carte in regola per diventar un Paese europeo moderno ed efficiente. Anzi in questi anni credo che abbia fatto ancora più progressi di quanto mi aspettassi. Dopo un programma di assistenza che è costato sacrifici al Paese, le politiche del nuovo governo, insediatosi nel 2015, si dice che stiano dando dei risultati e le prospettive di crescita (secondo le agenzie di rating) sono buone. Sacrifici veri e voglia di farcela, attenzione allo stato sociale, prezzi bassi ed una burocrazia più snella stanno contribuendo alla ripresa economica.
mariscos
   I centri commerciali e le vie dello shopping li ho trovati gremiti di gente e le ‘marisquerie’ piene (non solo di turisti anche di gente comune).   
   Lisbona è sempre la stessa, con lo stesso fermento urbanistico, come quindici anni fa. La città per me ha un fascino straordinario, suggestivo e intenso, che si rivela nei panorami che si ammirano dall’alto dei suoi ‘miradouro’.
Lisbona, panorama sul Tago
Ce n'è più di uno. Ad esempio il ‘miradouro de Santa Luzia’ è uno degli angoli più frequentati e si affaccia su un panorama pittoresco sul Tago e sull’Alfama. Impossibile non ritornarci. I mezzi pubblici di Lisbona mi ricordano quelli di San Francisco, sono i tram colorati e numerati, classico il n. 28 che sale verso l’Alfama e il Castello di San Giorgio.   
    Da ‘Marina e Duarte’, dove si canta un ‘signor fado’, nel quartiere di Alfama, ho trascorso una serata speciale: esperienza sociale indimenticabile  e cena con ‘cataplana’. Leit motiv della serata ‘Una casa portuguesa’.
si canta il fado
   Oltre al ‘fado’altro simbolo del Portogallo è il ‘porto’. Il vino ‘porto’ rappresenta il Portogallo in tutto il mondo, la regione vinicola dell’Alto Douro, dove viene prodotto, è considerata patrimonio dell’Umanità ed uno dei più bei paesaggi del nord del Portogallo. A Villa Nova de Gaia (di fronte Porto) sul lungo Douro la sera risaltano le insegne delle migliori case vinicole ed è uno spettacolo vederle illuminate mentre si cena in qualche ristorante affacciato sul fiume (come quella sera in cui io e mio marito abbiamo cenato con i nostri amici Giusy e Guido).
  A Porto sono stata colpita dalle colorate e pittoresche case della Ribeira, considerata una delle principali attrazioni della città insieme al ponte Dom Luis I. Porto è la città dei ponti che ha sempre rivaleggiato con Lisbona in quanto a potere economico ma è anche ‘uma cidade maravilhosa’, ricca di monumenti e chiese (stupenda quella ‘dorata’ di San Francesco).
Porto, ponte Dom Luis I
   Prima di Porto il giro in macchina (guidava Guido) ci ha portato in luoghi dove non ero ancora stata: Obidos, una cittadina fortificata, cinta da mura medievali che racchiudono case con bordi gialli e blu (secondo me uno dei siti più pittoreschi del Portogallo) e dove il Castello, ben conservato, è stato trasformato in una elegante e lussuosa Pousada.
Obidos