mercoledì 3 ottobre 2018

La casa moresca in Andalusia

   Sono stata diverse volte in Spagna ed ho visitato le più rappresentative città dell'Andalusia. L'impronta musulmana si riconosce oltre che nei palazzi e nell'Alcazar anche nelle medine, autentici borghi popolari in cui era concentrata la maggior parte delle case. Così come gli esterni di molti edifici islamici sono semplici e privi di elementi ornamentali  la stessa caratteristica si nota nelle case di comune abitazione.
Granada: Albayzin
   Camminando per i quartieri storici di città andaluse, il primo elemento evidente che colpisce il visitatore è la mancanza di finestre e la sobrietà dei muri esterni. L'unico elemento esterno visibile era la porta che spiccava sui muri bianchi e spogli. Le finestre se c'erano si trovavano ai piani superiori, erano molto piccole e si affacciavano su strade strette, tortuose e di solito a scalini.
 cortile interno ad una casa
   All'interno comune a tutte la case era il cortile, dal quale entrava la luce e l'aria facilitando la ventilazione e sul quale si affacciavano le varie stanze. Quelle del piano terra erano occupate dagli uomini, quelle del piano superiore dalle donne. Al centro c'era quasi sempre una fonte o una vasca. Se il cortile era grande ospitava alberi, piante aromatiche, limoni e aranci. Il cortile era lo spazio attorno al quale ruotava la vita giornaliera di una famiglia. Svolgeva anche una funzione di rappresentanza ed era il luogo in cui si ricevevano gli ospiti.

esempio di fontana moresca
   Una peculiarità della casa musulmana era la concezione dello spazio in maniera polifunzionale: a differenza della casa occidentale non esistevano stanze per specifiche funzioni, ma la stessa stanza era utilizzata per svolgere contemporaneamente più funzioni, secondo le ore del giorno e le esigenze della famiglia: la spiegazione si pensa che si possa trovare nelle origini nomade di questo popolo che aveva nella tenda l'unico spazio disponibile, adatto a tutti gli usi.
   A causa dei molteplici usi le stanze non erano arredate con molti mobili e comunque piccoli facilmente trasportabili, c'erano piuttosto tappeti, cuscini, tende, tavolini, bauli. 
   I bagni per gli arabi erano pubblici e avevano la funzione delle classiche terme romane, ma nelle  case c'erano latrine e sistemi di scarico delle acque nere vicine all'esterno.