Sono stata diverse volte in Spagna ed ho visitato le più rappresentative città dell'Andalusia. L'impronta musulmana si riconosce oltre che nei palazzi e nell'Alcazar anche nelle medine, autentici borghi popolari in cui era concentrata la maggior parte delle case. Così come gli esterni di molti edifici islamici sono semplici e privi di elementi ornamentali la stessa caratteristica si nota nelle case di comune abitazione.
Granada: Albayzin |
cortile interno ad una casa |
esempio di fontana moresca |
Una peculiarità della casa musulmana era la concezione dello spazio in maniera polifunzionale: a differenza della casa occidentale non esistevano stanze per specifiche funzioni, ma la stessa stanza era utilizzata per svolgere contemporaneamente più funzioni, secondo le ore del giorno e le esigenze della famiglia: la spiegazione si pensa che si possa trovare nelle origini nomade di questo popolo che aveva nella tenda l'unico spazio disponibile, adatto a tutti gli usi.
A causa dei molteplici usi le stanze non erano arredate con molti mobili e comunque piccoli facilmente trasportabili, c'erano piuttosto tappeti, cuscini, tende, tavolini, bauli.
I bagni per gli arabi erano pubblici e avevano la funzione delle classiche terme romane, ma nelle case c'erano latrine e sistemi di scarico delle acque nere vicine all'esterno.